Pagina:De Lorenzo - Sciotel - Vicende della colonia del Padre Stella e progetto per restaurarla, Napoli 1887.pdf/141

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perocchè, nel suo infaticabile apostolato, all’uopo di far divenir concreti i suoi disegni, egli ha toccato più di una nota giusta e rispondente ai bisogni realmente e universalmente sentiti.

In Italia l’egregio uomo per qualche tempo è restato incompreso ed inascoltato e, tutt’altri che lui, a quest’ora si sarebbe ritirato dall’agone, che, finora, danno gli ha potuto arrecare, profitti no di certo. Ma il de Lorenzo è di quegli che appena sposata un’idea (e la sposano quando la trovano buona) vi si attaccano su, la fecondano e vi consacrano l’esistenza fino ad assicurarne il trionfo.

E il trionfo è vicino per l’idea sostenuta dal viaggiatore calabrese. La potente società di colonizzazione all’estero si sta formando con uomini autorevolissimi nel commercio e nella finanza e, a fatto compiuto, mi riserbo dare ai vostri lettori le prime notizie sullo Statuto di detta Società e sulle persone che la compongono.

Frattanto mi si consenta adombrare il lavoro che si propone la società colonizzatrice. Chi disconosce che pei tanti e tanti spostati e miserabili che s’agitano in Italia possentissima àncora di salvezza sarebbe appunto la colonizzazione all’estero? Dovunque, in ogni tempo e in ogni luogo, anzi presso le nazioni più civili e potenti la colonizzazione all’estero è stato uno dei più potenti fattori di prosperità e ricchezza. Basta volgere per un