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gnere de Lorenzo e che pareva vicino ad essere effettuato.

Difatti la riunione delle persone rispettabili e facoltose che debbono gittare le basi di questa Società di colonizzazione avrebbe di già dovuto tenersi e si sarebbe tenuta se circostanze impreviste non fossero sorte.

Dapprima avemmo le elezioni comunali per le quali, essendo assorbiti pressochè tutti gli animi delle medesime persone formanti il comitato promotore, l’indetta riunione si dovette rimandare al 24 dello scorso luglio.

Ma mentre tutti i capitalisti e le persone interessate erano già avvisati e tutto faceva prevedere che la riunione sarebbe riuscita importante e degna dell’altissimo scopo, ecco che la morte del compianto Depretis venne ancora una volta a scombussolare gli animi e mandare a monte la riunione.

Adesso vi sono altri motivi che, almeno pel momento, non possono far tenere alcuna adunanza.

V’è l’abitudine che si ha nella stagione estiva di andare in campagna e v’è pure — inutile celarlo — il colera che ha fatto prendere il volo, più presto del solito, a molti degli interessati. Sicchè ecco la terza volta che l’intrepido e convinto ingegnere calabrese si pone alla ripresa delle pratiche le quali, naturalmente, riusciranno più penose.

Intanto, per raggiungere più sollecitamen-