Pagina:De Lorenzo - Sciotel - Vicende della colonia del Padre Stella e progetto per restaurarla, Napoli 1887.pdf/199

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in cui le sue forti radici, infranta la debole creta che le tien costrette, s’insinuano da per tutto, in cerca di nuovi e più sucosi principî nutritivi.

Così è il mio progetto; e sia che, sin dal suo inizio, si esplichi in vaste regioni, sia che si voglia restringerlo in breve cerchia, il suo campo deve assolutamente espandersi, divenir grande, facendo risorgere a vita novella il popolo italiano.

Io, benchè mi sia fatto promotore di così nobile e patriottica impresa, pure, nel mettermi all’opera, non mancherò di seguire docilmente i miei soci, e non mi opporrò affatto alla loro volontà. Se avrò la ventura di avere a compagni uomini che, in tutto e per tutto, siano del mio avviso, noi opereremo in grande; se poi i miei soci saran pochi, o avran di mira soltanto il loro particolare interesse, cominceremo le nostre spedizioni da Sciotel.

Ed anche a Sciotel potremo cominciare in piccolo od in grande; essendo io pronto a fare la spedizione pure con pochi, e con l’intendimento di coltivare pochissimi iugeri di terreno; poichè ho ferma convinzione che io e i miei soci saremo assolutamente attratti verso il conseguimento del mio ideale da una forza a noi infinitamente superiore; cioè dall’assoluta necessità di espandersi, che anima la nostra vigorosa e giovane nazione.

Necessità che tutti gli uomini intelligenti