Pagina:De Marchi - Demetrio Pianelli, 1915.djvu/339

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Aveva sui piedi un paio di pantofole di corda che smorzavano ogni rumore dei passi. Costui aprì un altro uscio e introdusse con un gesto largo e ossequioso il cliente in un gabinetto vicino, avendo prima la precauzione di chiudere bene le porte dietro di sè. Paolino si levò il cappello e passò la mano sulla testa sudata.


*


— È per malattie, per cose perdute, per sintomi o segreti di cuore?

— Vorrei sapere, — biascicò Paolino con una voce che tradiva la grande apprensione — vorrei sapere di una malata, sì, cioè, d’una donna.

Gli mancava il coraggio di metter fuori subito il nome di Beatrice, ma sperava di trovarlo in seguito, alla presenza della buona signora.

— Sua moglie? — tornò a chiedere il signore delle pantofole, che era forse il medico o il segretario di madama.

— Nossignore.

— Una parente?

— No, o almeno un poco.

— Un’intima relazione. Lei non ha biso-