Pagina:De Marchi - Demetrio Pianelli, 1915.djvu/404

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— Se invece di tante statue di bronzo e di marmo, — disse l’archivista al suo vicino — si innalzassero sulle piazze di questi monumenti....

— E fosse permesso al popolo di tirarne via di tanto in tanto una bella fetta, — continuò il Bianconi. — Cistianino! faccio il martire anch’io.

Visto che a casa sua di queste polente non ne mangiava mai, si fece coraggio e tirò sul piatto un bel poligono, mentre il Caravaggio, sgambettando sotto la tavola, lo raccomandava alla speciale protezione di santa Lucia, che conserva la vista agli uomini di buona volontà, et hominibus bonae voluntatis....

— Parla latino adesso, che mi farai sciogliere la gelatina....

— Peh, peh, peh.... — rideva co’ suoi scoppiettii di pollo d’India il Caravaggio.

— Ci vuol dell’iniziativa a questo mondo — disse il Bianconi, a cui il barolo dava quasi un’aureola di bontà. — Poteva esser qui anche quel testardo di un Pianelli, — esclamò con sincero rincrescimento, quando scoprì che in mezzo alla polenta di gelatina c’erano dei fegatini di pollo.

— Com’è stata questa faccenda?

— È stata.... è stata.... — Il Bianconi lanciò un’occhiata fino all’altro lato della tavola, dove il suo capo gustava anche lui i