Pagina:De Marchi - Demetrio Pianelli, 1915.djvu/453

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Giovedì, posata una zampa sul ginocchio, fece sentire ch’egli era lì.

— Sì, tu ci sei, tu non vai via senza di me, tu sei fedele fino alla morte: tu vuoi bene a chi ti ha fatto un po’ di bene!

La bestia rispondeva socchiudendo gli occhi, attraverso ai quali brillava un lume di tenerezza.

Demetrio gli strinse il muso nelle mani e seguitò anche lui a parlargli cogli occhi, carezzandolo.

Il silenzio dei tetti spopolati penetrava il cuore. Al chiaror sanguigno era succeduta una luce languida di un azzurro verdognolo, in cui svanivano, come piume di un immenso ventaglio, strisce lunghe di cirri bianchi e altissimi.

L’uscio si aprì lentamente.

Amor di Dio! era lei....


*


Era proprio Beatrice, un poco accesa per la fatica del salire. Era lei nel suo velo grande cascante sulle spalle, nel quale spiccavano i bei colori del viso ovale, la bianchezza del collo e la grandezza degli occhi.

Giovedì, conosciuta la padrona, le corse incontro, spiccando salti di gioia, abbaiando, piagnucolando e tornò verso Demetrio, sof-