Pagina:De Marchi - Demetrio Pianelli, 1915.djvu/468

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Lodi, presso le Dame inglesi, non fra le prime, e nemmeno fra le ultime della sua classe; da Lodi tornò a Melegnano ancora a tempo per godere gli ultimi raggi della fortuna di suo padre; fu per alcuni anni una corte bandita.

Prima che venissero i giorni tristi, eccola a Milano a braccio di Cesarino.

Il suo noviziato di sposa fu pieno di care novità e di dolci sorprese.

Cesarino, quantunque facile a irritarsi e di gusti difficili, non aveva mai risparmiato sacrifici, perchè sua moglie facesse una buona figura nella società.

Agli anni felici erano seguiti i mesi della espiazione. Ricordò il primo incontro con Demetrio, il piangere, il soffrire ch’ella aveva fatto sotto il suo bastone. In casa era la miseria e la fame; di fuori il fallimento di suo padre, l’insidia dei protettori, le trappole delle false amiche.

Essa aveva vissuto più in quei pochi mesi che in tutti gli anni prima. Ed ora, mentre stava per tirare il fiato e ricomporre la sua fortuna, ecco una nuova tribolazione.

Quantunque Paolino parlasse soltanto del braccialetto e del cavaliere, era evidente che il contegno scontroso e freddo del cugino aveva fatto nascere in lui il sospetto che anche Demetrio avesse del fuoco al cuore.

Forse tra lor due s’erano già dette delle