Pagina:De Marchi - Il cappello del prete, 1918.djvu/102

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VIII.


Il cappello.


Quattro o cinque giorni dopo il terribile fatto che abbiamo raccontato, don Antonio, il parroco di Santafusca, stava in giardino tutto occupato a dar da bere alle sue rose, e rimproverava le signore formiche, che si mostravano troppo indiscrete verso un uomo, che avrebbe potuto adoperare contro di loro il fuoco e lo zolfo.

Prete Cirillo dormiva silenziosamente nella sua cisterna sotto il mucchio dei mattoni.

Il bellissimo sole del mattino, passando in mezzo al fogliame del pergolato, riempiva il viale e la persona del vecchio parroco di macchie d’oro tremolanti come tante fiammelle.

Ne’ suoi robusti settantanni, don Antonio godeva la gioia della brezza mattutina. Il mattino è la giovinezza del giorno, una giovinezza che torna ogni giorno, mentre l’altra, ahimè, una volta passata non ritorna più.