Pagina:De Marchi - Il cappello del prete, 1918.djvu/188

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dei morti non conservano rancore, e se prete Cirillo poteva dal mondo di là tirare un’anima di questo mondo al porto della salute, perchè non l’avrebbe fatto? Anche lui, il prete, non era senza peccati e aveva bisogno forse di molto perdonare.

Che cosa sappiamo, in nome di Dio, delle cose di questo e dell’altro mondo?

In tutto ciò che era accaduto intorno a lui non era egli quasi trascinato per necessità a credere alla forza di una pietosa provvidenza, che conduce le cose con una precisione meravigliosa?

Il sole dalla linea bassa dell’orizzonte proiettava le ombre degli arbusti sul terreno arsiccio. Un gran cielo biancastro, troppo pieno di luce, ricopriva il vasto piano per cui si raggirava il nostro cacciatore in cerca di una buca. Ma non si trovavano buche già fatte, e quella sodaglia era troppo aperta, perchè un uomo potesse scavarne una senza dare sospetto a qualcheduno. C’era anche troppo cielo di sopra.

Visto un fossatello in cui stagnava ancora della vecchia acqua piovana, si abbassò con tutta la persona, trasse il carniere davanti, girò l’occhio intorno.... Ma non osò buttar via il carniere. L’ombra sua ingrandita dal sole cadente era un troppo noioso testimonio.

Quando si alzò, gli parve d’essere divenuto grande come un gigante, e temette quasi di dar la testa nella vôlta del cielo....