Pagina:De Marchi - Il cappello del prete, 1918.djvu/239

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— Sì, come sono persuaso che vi amo.

— Ci avete pensato tre giorni per dirmelo.

— È un amore con aggravante di premeditazione....

La bella principessa italo-spagnuola sorrise adorabilmente. «U barone» fe’ sentire gli sproni al cavallo, e tutti e due, che erano usciti alquanto dalla folla, si slanciarono a un trotto vivo, spronandosi a vicenda cogli sguardi.

Un vivo e gagliardo fiotto di sangue nuovo rianimò un uomo che stava per invecchiare nei suoi pensieri. Il sole, un buon cavallo e l’amore sono tali beni, che la vita non può godere di più.

La vita dell’uomo libero, padrone della sua salute e del suo denaro, è il paradiso terrestre perduto dal vecchio Adamo. Che importa, a chi possiede Eva e il paradiso terrestre, ogni altro paradiso fabbricato sulle nuvole? «U barone» lasciava volentieri questo paradiso sopra le tegole ai poveri di spirito.

Una chiara e vigorosa coscienza della sua forza, lo fece pronto a sostenere l’ultima battaglia. Accompagnò a casa la stupenda amazzone, che nel dirgli «a rivederci» gli lasciò nel palmo della mano una grande promessa, e raggiunse di Spiano e l’Usilli alle scuderie.

— Dunque una grande vittoria, Santa.... — gridarono gli amici.

— Se saranno denari, li piglieremo, — rispose il barone.

La fortuna seguitava ad aiutarlo. Tra scommes-