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VII.
Non si fa luogo a procedere.
L’egregio cavaliere Martellini era veramente imbarazzato a trovare il bandolo del suo processo. Dopo che le varie testimonianze e la contraddizione stessa dei fatti avevano dimostrata l’innocenza di Giorgio della Falda e la esistenza di un secondo cappello, che veniva in certa qual guisa ad escludere il primo, non rimaneva che un’ombra irreperibile, quella del famoso cacciatore, che molti avevano veduto, è vero, ma che era sfumato in aria come uno spirito.
Il bravo e solerte funzionario si trovava dunque in mano un processo ipotetico, con un morto non constatato, e un assassino «volatilizzato».
Un giorno disse ridendo anche a don Ciccio:
— Caro don Ciccio, io lodo il vostro zelo, ma auguro che le vostre specifiche e i denari dei