Pagina:De Marchi - Il cappello del prete, 1918.djvu/289

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bio dell’assassino e della sua vittima; ma, secondo voi, quale interesse poteva avere l’assassino di uccidere il povero prete?

— Il prete era ricco, — disse il barone alzando burberamente le spalle.

— E voi credete, caro barone, che il cacciatore abbia agito per conto proprio o invece per mandato di qualche persona potente?

— Per conto proprio, diavolo!

— Dunque — continuò il giudice con un tono più eccitato e squillante — questo cacciatore o falso cacciatore avrebbe procurato di tirare il prete fuori di Napoli....

Il barone si alzò con aria tragica e accompagnò la sua affermazione con un gesto vigoroso, stendendo il braccio e l’indice verso un punto della parete.

— Precisamente, e lo gettò in mare.

— Il prete? — gridò il giudice.

— Il prete.... — rispose il barone che adesso non parlava più che per una specie di meccanismo interno.

— Prego il signor cancelliere di mettere a processo verbale che il testimonio crede che il prete sia stato gettato in mare.

Il tono ruvido e autorevole con cui il signor giudice pronunciò queste parole, e i colpi del dito sulla carta con cui accompagnò l’ordine, diedero una seconda e terribile scossa ad un uomo che parlava come un addormentato. «U barone» trasalì, e ripetendo a sè stesso l’ultima risposta, si