Pagina:De Roberto - Al rombo del cannone, Milano, Treves, 1919.djvu/147

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IV.

L’azione s’inizia. Napoleone col grosso attacca a destra i Prussiani e lancia il I e il II Corpo a sinistra, contro gl’Inglesi.

Questo è l’enimma di Ney. Ney, il cuor di leone, l’eroe della Moscova, il fedele Ney che pagherà con la vita l’adesione accordata al reduce dell’Elba, il fulmine di guerra che tre giorni dopo anticiperà temerariamente le cariche della cavalleria contro Mont-Saint-Jean e avrà cinque cavalli uccisi sotto di sè, Ney, le brave des braves, ricevendo l’ordine di slanciarsi "a capofitto" contro Wellington e di prender posizione oltre il crocevia dei Quatre-Bras, si avanza infatti, il 15; ma, affrontatosi col nemico, giudica di non potersi impegnare a fondo, e s’arresta; il 16 esita ancora, perde tempo, attacca con una sola parte delle sue forze, non si spinge oltre il crocevia, non è neppure in grado di concorrere, dalla destra, all’accerchiamento della sinistra prussiana! Enimma nell’enimma: tutto il corpo d’esercito di Drouet d’Erlon, posto tra Ney che attacca gl’Inglesi e Napoleone che attacca i Prussiani, va dall’uno all’altro e torna dall’altro all’uno senza arrivare a combattere con nessuno dei due!...