Pagina:De Roberto - Al rombo del cannone, Milano, Treves, 1919.djvu/163

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guale interesse ad opporsi alla devastazione, alla rovina, alla menomazione territoriale della Francia. Il mantenimento dell’equilibrio europeo importa ad esse in egual grado. L’unità della Germania sotto la Prussia, divenuta certa, in fatto, grazie alla guerra, e destinata a compiersi, in diritto, dopo la pace, renderà l’orgogliosa e bellicosa Prussia preponderante sul continente. Se la si lasciasse tendere ad ingrandirsi con annessioni a spese nostre, presto o tardi, quando l’occasione favorevole si presentasse, essa sarebbe disposta a riunire al futuro e inevitabile impero germanico i Tedeschi delle province austriache e quelli delle province russe del Baltico. Tollerare che soddisfi la propria ambizione a spese della Francia, importa esporsi al pericolo che la sua ambizione si rivolti contro l’Austria e contro la Russia. Se non le s’impedisce d’essere invadente oggi, la si renderà pericolosa per tutto il mondo in un avvenire immancabile....".

Ma il Thiers non raccoglie altro che delusioni. Il Tissot, incaricato d’affari a Londra, gli scrive il 14 ottobre, a Firenze: "La situazione è qui press’a poco quale l’avete lasciata. Il Governo inglese continua a chiudersi nel proponimento dell’astensione e persiste nel non voler intervenire se non quando gli sarà provato che la sua mediazione avrà qualche probabilità di riuscita". E il 12 novembre, notando le simpatie dell’