Pagina:De Roberto - Al rombo del cannone, Milano, Treves, 1919.djvu/210

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ire; l’8 la resistenza è più salda, ma non dovunque fortunata; per buona sorte, i rinforzi ricevuti consentono al Clary di respingere i Sassoni il giorno dopo e di trasportare parte delle sue truppe all’ovest della Marna; il 10 il progresso è anche più sensibile e la velocità della ritirata germanica aumenta.

Finalmente, tra Sarrail e il Kronprinz, all’estremità occidentale del grande arco, al manico della gran falce, tra i mignoli delle due mani, la lotta anch’essa furibonda, ha risultati meno felici per i Francesi; tuttavia essi riescono ad impedire l’investimento di Verdun. Le truppe del Principe imperiale sono le sole che restino ancora, in parte, l’11 settembre, nella regione dove si trovavano all’inizio della battaglia; poi sono coinvolte nel ripiegamento generale dell’esercito germanico, lasciano libera una buona metà dell’invasa Argonna, e ripassano per il campo della battaglia di Valmy.

Odono esse allora la voce di Volfango Goethe ripetere, dopo centoventicinque anni: Da quest’ora, in questo luogo, comincia una nuova storia?...

10 settembre 1917.