Pagina:De Roberto - Documenti Umani.djvu/100

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che io mi lavi tutta, ch'io mi purifichi — è questo? — sì, così... così....

— Tu sei redenta....

Al contatto di quelle labbra ghiacciate che si posavano sulle sue mani sanguinose, ella sentì un brivido passarle per tutto il corpo.

— Lasciami... ch'io chiami....
— Non ancora, Costanza!...

Un silenzio. A un tratto s'intese la pendola suonare le due. Egli rivolse alla donna uno sguardo pieno di passione, e disse, con voce che si sentiva appena:

— A quest'ora.... sotto gli eucaliptus....

Ella non fece a tempo a contenere uno scoppio di pianto. Disperatamente, si lasciò cadere in ginocchio, mettendosi in bocca, per frenare i singhiozzi, un lembo del lenzuolo pendente.

Ad un tratto, si sentì chiamare:

— Costanza... soffoco... l'aria....

Ella corse a schiudere la finestra. Come si voltò vide gli occhi di Andrea rovesciarsi e la bocca contorcersi un poco....

Al sordo rumore di un corpo che cadeva di peso, gli aspettanti si precipitarono nella stanza; e mentre il dottore, con un gesto disperato, accertava la morte, il duca di Majoli si curvava sulla irrigidita Costanza di Fastalia, sollevandola paternamente.