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Mentre Anastasio Natali dava gli ultimi tocchi al suo quadro della Ginestra — un orrido e deserto paesaggio vulcanico, tutto asperità, crepacci, lastroni, fra i quali, a mazzi, a ciuffi, a boschetti, i gialli fiorellini mettevano come una nevicata d'oro — la tenda che mascherava l'uscio d'entrata fu rimossa, e la figura del maestro Albani apparve a metà.

— È permesso?
— Avanti.

L'Albani entrò, col cappello in mano; si avvicinò rapidamente al cavalletto, e dato uno sguardo alla pittura, disse:

— Bellissimo, perfetto, meraviglioso, sublime.

Nel pronunziare questa progressione di aggettivi ammirativi, la sua voce non era salita