Pagina:De Roberto - Documenti Umani.djvu/199

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Allora, la parola del vecchio maestro che aveva sorretto i suoi primi passi, dell'umile prete venerato come un padre, lo aveva tratto da quell'angoscia, con la dimostrazione della universalità di ciò che egli aveva creduto un caso particolare, una specie di morbosa impotenza di cui egli solo si trovava di essere vittima. Allora, egli aveva misurato l'abisso che separa sempre l'azione dall'intenzione; aveva compresa l'irriducibilità del pensiero, l'incoscienza con la quale si compiono le operazioni dello spirito, e rassegnatosi quindi alle inconfessate e spesso inconfessabili suggestioni della mente, la sua vocazione si era fatta più salda, più sicura, col dovere che gli si tracciava ora nettamente dinanzi, di illuminare le anime umane, di guidarle, di sorreggerle con tanta maggiore sollecitudine quanto più grande, più naturale era la probabilità della colpa.

Una reputazione di santità era il frutto di quella abnegazione; una reputazione di cui egli avrebbe sorriso nel suo interno, con qualche sfumatura di amarezza, se non fosse stato più forte in lui lo spirito di compatimento per gli errori degli uomini.... Quel giorno, come sempre allorquando egli dominava dall'altare la folla dei fedeli sparsa qua e là per la chiesa, il pensiero del contrasto fra il rispetto, fra la devozione