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quello che io dico. Ora, le mie parole non rispondono mai
al mio pensiero — perchè sono parole; vuol dire qualcosa di
determinato, di concreto, di fisso, di immutabile; ed il pensiero
possiede le qualità perfettamente opposte; esso non è, ma diviene,
si fa, in una gestazione perenne.... Le parole non rappresentano se
non un fuggevole istante di questa rapidissima successione — ed è come
se uno, per dare l'imagine del movimento, rappresentasse il mobile
fermo in diversi punti della sua traiettoria.
15 ottobre.
Talvolta io fingo con me stesso, nell'intimità impenetrabile della mia coscienza, e spesso non so dove finisce la sincerità, e dove comincia la menzogna.
Se io non posso gettare uno scandaglio in questo baratro del mio pensiero, come potrà altri esplorarlo per mezzo delle mie parole?
Notte.
Talvolta, io non l'amavo....
16 ottobre.
È un mese che io non parlo più, che dal mio labbro non escono se non le poche parole necessarie ai brevi rapporti di questa mia vita