Pagina:De Roberto - Ermanno Raeli.djvu/256

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ermanno raeli. 251

ticava un poco in quella evocazione il cordoglio presente, cercava di giustificarsi innanzi a sè stessa. Si era ella tradita una sola volta, quando aveva sentita la sua passione crescere ed ingigantirsi? Ella non poteva amare, ella era al bando del consorzio umano, e tutto il suo studio era stato di stornare da sè l’attenzione degli uomini, l’attenzione di lui... Un giorno era venuto, giorno di gioia paurosa e d’angoscia ineffabile, in cui ella si era accorta di essere amata — e come intensamente e delicatamente!.. Ella lo aveva ben compreso; aveva letto come in un libro nella sua anima nobile e grande; aveva previsto, prima ancora che egli le avesse detto una sola parola, in qual modo l’avrebbe amata!... Ella era ben certa di dir tutto, un giorno, quando ne avrebbe avuta la forza; di dire l’oltraggio subito, e non finalmente una colpa commessa... Sì, un istante ella era arrivata a dimenticare la sua macchia; era questa la sua colpa, e come orribile e pronto giungeva il gastigo! Ah, quell’uomo a fianco di lui!... la sua mano in quella di Er-