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ssima e l’ultima ad un tempo, essi chiamano la morte, la pregano, e sfogliando le cronache dei giornali non è difficile trovare l’esempio di alcuni che se la sono procurata. E se pur vogliamo lasciar da parte la morte, vuole ella sapere quali sono gli amori migliori, quelli dei quali serbiamo una tutta pura e tutta dolce memoria? Sono gli amori troncati bruscamente, ma in tempo, cioè quando ancora il verme della dissoluzione non ha cominciato la nefanda opera sua. Quando Carlo Landini perdette, senza saper perchè, Anna Solari; quando la contessa Bianca des Fayolles dovè lasciare per sempre Roberto Berni — ella forse rammenta ancora queste antiche storie — i ricordi di questi amori restarono nel cuore dei due uomini come uno struggimento ineffabile, come l’aspirazione suprema, come tutta la poesia della loro vita.
E se finalmente le risposte che le ho date finora non la contentano, se ella vuole l’esempio d’un amore che sia sommamente raro e ineffabile, io ho ancora qualcosa per lei. È l’avventura della quale una sera, a Ginevra, udii la narrazione da uno degli stessi protagonisti. Non posso dirle i loro nomi, ma non le sarà difficile indovinarli. Per sapere chi è l’uomo cerchi fra gli scultori che in più fresca età sono venuti maggiormente in fama; se vuol sapere chi è la donna, cerchi fra la breve schiera delle scrittrici — italiane s’intende, — di romanzi e di novelle. Lo scultore e la novellatrice non si conoscevano ancora di persona, vivendo in città lontane, ma molto di nome; e, senza conoscersi e neppure prevedendo di conoscersi un giorno, avevano pensato l’uno all’altra e l’altra all’uno. Udendo parlare dell’ingegno della scrittrice, ed anche della sua bellezza — ecco che ella ha indovinato chi è — lo scultore s’era messo a pensare a lei come a una creatura l’amor della quale doveva essere una gran cosa. E la scrittrice, pensando all’ingegno dell’artista ed alla sua maschia venustà — è uno dei più belli campioni del sesso mascolino, e un’altra volta, all’orecchio, le dirò un particolare inaudito e quasi incredibile — s’era messa a pensare a l