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48 gli amori


— Con voi, vicino a voi!

— Sempre?

— Sempre!...

E quantunque ella avesse studiato la sua parte, il piacere della prima certezza, la fiducia che anche l’altra voce sarebbe apparsa tosto bugiarda, la fecero cadere nelle braccia di quell’uomo con impeto sincero. Il capitano... il capitano senza essere stato in Africa in mano degli Abissini, e neppure in Oriente in mano dei provveditori del Serraglio, e neppure a Roma al tempo dei cantori della Cappella Sistina, non tentò neppure, contrariamente al dovere di ogni buon militare, di penetrar nella piazza che già gli apriva le porte, che già lo invitava all’occupazione... Allora la dama, risollevatasi, lo colpì con una mano sulla guancia:

— È dunque vero? — esclamò, accesa dallo sdegno e dal disprezzo. — Uscite di qui!... Non m’apparite più innanzi!...

Egli, come ebro, uscì barcollando.

Potrà ella, cara contessa, condannare questa donna? A me pare che non solamente fece bene, ma che, in una situazione simile, tutte dovrebbero fare — e farebbero — altrettanto.

Per finire la storia, che è, come tutte quelle che io le narro, autentica, le dirò che questo capitano non chiese d’andare in Africa neppure dopo la disastrosa avventura. Chiese soltanto ed ottenne — ma quando al ministro della guerra piacque! — di essere destinato a un altro reggimento.