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124 la messa di nozze

privilegio. Non ammettevo di dover tradire mio marito; ma pensavo pure talvolta, leggendo un romanzo, udendo una musica, ricordando i sogni della prima gioventù, che un giorno avrei potuto essere esposta ad una tentazione irresistibile.... Quel giorno avrei potuto mettere d’accordo il mio cuore e la mia coscienza, con la facilità di ottenere il divorzio dalla legge africana. E se alla nostra unione manca ancora la consacrazione religiosa, dopo tanti anni, ciò non è stato già per la lontananza di mio marito, per i troppo brevi suoi ritorni; ma perchè io stessa ho indugiato pensando che fosse stolto rinunziare alla via d’uscita, nel caso che avessi amato un altro uomo.

— E vi rinunzi ora che mi ami? — disse egli, interrompendola violentemente, torcendole una mano.

Ella rispose, guardandolo in faccia:

— Sì, perchè ti amo.

Per un momento egli rimase attonito, senza fiato, come sospeso in un dubbio oscuro. Ella gli prese la testa fra le mani, gli accostò la bocca alla bocca.

— Perchè t’amo, capisci? mio malgrado, contro ragione, non so come, non so quan-