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198 la messa di nozze


— «Ti preghiamo, onnipotente Iddio, di accompagnare con benigno favore le istituzioni della tua provvidenza, sicchè coloro che unisci in legittima società conservi in lunga pace. Per Cristo Signor nostro, Figlio tuo, che teco vive e regna nei secoli dei secoli».

— «Così sia».

— «Benediciamo il Signore».

Anche la Messa era finita. Restava ancora l’ultima formula. Ancora una volta dirigendo la parola agli sposi, il prete invocò:

— «Il Dio di Abramo, il Dio d’Isacco e il Dio di Giacobbe sia con voi, affinchè vediate i figli dei figli vostri sino alla terza ed alla quarta generazione, e poscia abbiate vita eterna senza fine, con l’aiuto del Signor nostro Gesù Cristo, che insieme col Padre e con lo Spirito Santo vive e regna, unico Dio, per tutti i secoli dei secoli».

— «Così sia».

Con parola libera, non più costretta nelle formule liturgiche, il celebrante riprese:

— Sposi cristiani, l’esempio che avete dato accostandovi all’altare, santificando la vostra unione, non resterà infecondo. Così pos-