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Pagina:De Roberto - La Messa di nozze.djvu/22

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12 la messa di nozze

presto o tardi incontriamo e che allora ci prende tutti per sè; ma la natura, quando crediamo di esserci assortiti con la creatura predestinata, ce ne sospinge dinanzi, un bel giorno, a nostra insaputa, un’altra che ci piace di più, che ci par fatta per noi meglio dell’altra, che distrugge il prestigio dell’altra, che vogliamo e dobbiamo ottenere, a qualunque costo, a costo di morirne, salvo a ricrederci ancora una volta, quando ci troviamo esposti ad una terza seduzione ancora più forte, o semplicemente diversa. Sai che lo ha detto anche Napoleone: il matrimonio non è istituzione fondata su leggi di natura, e Balzac lo ha scritto in fronte alla sua «Fisiologia». La natura non vuole amori unici ed eterni; esige anzi, per il conseguimento dei suoi fini, il più gran numero di amori. Noi siamo come i germi che essa sparpaglia a milioni di milioni per l’aria, sulla terra, nelle acque, per moltiplicare le probabilità che s’incontrino e si fecondino e si schiudano in nuove forme di vita. Uomini e donne, tutti quanti siamo, nonostante i nostri codici scritti e la nostra morale intima, che altro facciamo, io ti domando, se non cercarci per sedurci, se non