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la messa di nozze 39

naco è lei, la «Forza» e la «Volontà» del monumento a Bismarck per il concorso internazionale di Amburgo sono lei; tutti questi corpi di donna robusti ed agili, tutte queste membra possenti e delicate, tutte le purezze di queste fronti, tutti gli slanci di questi atteggiamenti sono suoi, di lei. La natura e la vita l’hanno fatta così, nel corpo e nell’anima, forte e soave, superba e gentile; così come l’ho vista, io l’ho riprodotta ed eternata nel marmo e nel bronzo. Queste sono cose visibili e tangibili, che non ammettono dubbie interpretazioni. Questo è il fondamento dei miei diritti su lei e dei suoi su me stesso. Suo marito? Che importa se colui che sta per arrivare è suo marito? Marito, amante, è un altro a cui io non posso disputarla, a cui ella va ad offrirsi. Marito, amante: che cosa significano queste parole? Che valore hanno queste convenzioni? Il marito sono io, sono stato io, quando ho colmato la sua solitudine, quando ho condiviso la sua vita, quando ho palpitato e gioito e sofferto e creato per lei; l’amante, il rivale, il ladro, è lui che viene a rubarmela!...

— Ma lei? — domandò finalmente Perez,