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52 la messa di nozze

— propose all’amico, trascinandolo qualche passo più lontano, guardando qua e là sul ponte del piroscafo, per darsi un contegno, per fingere di cercare qualcuno tra i passeggeri, impaziente di uscire da quella situazione pericolosa; ma a bordo, compiute le operazioni di ormeggio, abbassati i pontili, i viaggiatori che tentavano di scendere erano trattenuti dai marinai di guardia alle scale, per lasciar libero il passo ai facchini. I bagagli avevano la precedenza su gli uomini, e fremiti d’impazienza e sospiri d’ansia passavano tra i circostanti, mentre sfilavano i bauli di tutte le fogge e grandezze, le casse, le valigie, le scatole, i cesti, le cappelliere. Le creature umane anelanti di riabbracciarsi dopo separazioni lunghe e crudeli erano ancora costrette a guardarsi da lontano, a farsi cenno con la mano, a soffocare l’impeto degli affetti; nè tutte le anime erano in festa; si vedevano molti con gli occhi arrossati al pensiero di dover partecipare o ricevere le nuove delle sciagure sopravvenute, dei disinganni patiti nel tempo della solitudine. Un gruppo di donne, anziane, giovani e adolescenti, tutte egualmente vestite di lutto greve, piangevano si-