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la messa di nozze 79

niva? Quand’anche il treno fosse in ritardo, la vendita dei biglietti non doveva cominciare all’ora regolare? Forse gli orologi esterni anticipavano su quello del capostazione? Per quale incantesimo nessuno appariva? Non era egli in preda ad un incubo? Aveva realmente ricevuto una lettera di lei? Era una cosa reale, quel convegno in treno? Non era una stravaganza, una immaginazione, una irragionevole speranza?... Diciotto minuti soltanto — e gli sportelli restavano ancora sbarrati.... Allora, per uscire da quell’incubo, per udire una voce, per sapere qualcosa, s’avvicinò alla giornalaia.

— Il direttissimo non arriva alle nove e un quarto?

— Alle nove e un quarto, sissignore.

— Ma allora perchè non aprono la biglietteria?

La vecchia inforcò gli occhiali, guardò un suo grosso orologio di acciaio, e disse:

— Ecco: apriranno a momenti.

Ma passò ancora un altro minuto, ne passarono due, senza che gli sportelli si schiudessero. E a un tratto due uomini uscirono dall’interno della stazione, uno dei quali diceva all’altro: