Pagina:De Roberto - Spasimo.djvu/21

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il fatto 9

previsto le une e le altre, per avvertire segnatamente che anch’ella aveva qualcosa da osservare.

— Ecco!... È così!... Proprio così!... E con i suoi sentimenti religiosi...

— Quali erano? — domandò il giudice.

— Ho conosciuto poche donne d’una fede tanto salda ed ardente, — rispose il dottore.

— È vero?... — interruppe a sua volta la baronessa. — Non si può credere quanto grande fosse il suo fervore! Io ne so qualche cosa. Non faceva mai una passeggiata che non avesse una chiesa per meta. Le sue escursioni preferite erano nel distretto di Echallens, a Brétigny, ad Assens, a Villars-le-Terroir, per le chiese cattoliche che vi s’incontrano. La domenica, le feste, passava lunghe ore, qui, a San Luigi, in ginocchio, finchè non si reggeva più... Volevo appunto osservare: è perfino incredibile come, con tanta fede, abbia potuto fare quello che ha fatto.

Il principe non diceva più nulla. Il tremor nervoso che lo aveva scosso dal principio si veniva sedando; la sconvolta, violenta, paurosa espressione del livido viso e dei rossi occhi si trasformava: pallido, sfinito, disfatto, pareva sul punto di mancare anch’egli.

— Era sola quando si è uccisa? — continuò a interrogare il magistrato.

— Sola.

— Parlaste con lei, stamani?