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la confessione | 235 |
che tutta la morale responsabilità di tante rovine pesa su voi, unicamente? Fingete lo stupore dopo avere mentito? Diceste la menzogna riconoscendo di essere l’amante di lei; ma questa almeno vi fu quasi strappata dalla speranza di salvarla; ma perchè nascondeste i vostri sentimenti ultimi verso quell’altra sciagurata?...
Il principe tremava. La Natzichev aveva detto il vero.
— E andavate a parlare dell’improvvida resurrezione del vostro amore a chi vi amava, a una vostra complice nelle ribellioni, affinchè la gelosia e il fanatismo si svegliassero in costei ad un tempo e l’animassero contro quella infelice!... Siete ammutolito e tremate ora, dopo aver fatto due vittime?... E perchè avete nascosto tutte queste cose? Non era dunque generosità verso la rea, era un sentimento tutto diverso; era tutta paura che, se io avessi saputo l’impeto di questa vostra tardiva passione, avrei potuto e dovuto sospettare di voi con maggior fondamento?
Allora il principe, sollevando risolutamente il capo e affissando lo sguardo nello sguardo di lui, rispose con voce sorda:
— Non ho da dirvi perchè ho taciuto. Avete saputo la verità: perchè non mi liberate? Che altro chiedete?