Pagina:De Sanctis, Francesco – Alessandro Manzoni, 1962 – BEIC 1798377.djvu/90

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84 saggi

Poeta è questa, che mentre vive tra’ più. cari e nobili ideali della vita e te li pone innanzi e vuole trascinarti appresso a quelli, egli s’immedesima col pubblico, e riflette le sue impressioni e il suo buon senso, e facendo lui un po’ d’ironia, previene la tua, riconducendoti sempre dalle situazioni più straordinarie in quella mezzana temperatura.

Il che spiega la grande popolarità di questo libro. L’ideale è sempre un po’ pedante e un po’ eccessivo. E quando tu stai per dire: — È troppo — , ecco lì l’Autore che ti previene e riconduce l’equilibrio. La sua natura è talmente armonica e completa, così disposta a tener conto in ogni affermazione della sua negazione e in ogni verità della sua diversità, così serena nella maggior perturbazione degli avvenimenti, e nel cozzo delle passioni e delle opinioni così benevola e indulgente, soprattutto così buona e sincera, che ispira simpatia e rispetto anche né più avversi. Nessuna passione è troppo urtata, nessuna opinione si sente offesa, a tutto ci è un «ma», che attenua, restringe, limita e misura, e non iscontenta gli uni, dopo di aver contentato gli altri, equilibrando le impressioni, e pacificando le contrarie opinioni nella sfera amica del giusto e del vero. Questo non è eclettismo, perché sta pur sempre nel suo splendore quel suo mondo religioso e morale, ma è naturale misura, che apre a quello più facilmente la via de’ cuori, sì che, se non sempre convince, sempre si fa rispettare. Il che conferisce pure agl’intenti dell’arte, conservandosi la simmetria, la proporzione, la bellezza al di fuori così intera, come intera è la serenità della mente creatrice. Da questa disposizione armonica è uscita la Cecilia, e quella sua Lucia mansueta e bella anche nell’estremo dell’angoscia. Tragica è la morte di don Rodrigo e tra’ segni della più viva disperazione, pure su quell’immagine alita come iride di pace la preghiera di padre Cristoforo e il perdono di Renzo. Questa temperanza di sentimenti e di colori fra i maggiori strazii ci rende amabile e simpatica la predica di padre Felice.

Ond’è che questo libro, quando uscì, ebbe appassionati fautori, e nessuno deciso avversario, fra tanto bollore di passioni e di opinioni. E presto fu nelle mani di tutti, e penetrò, cosa rara