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scienza dell'essere | 189 |
diventare, mutabile, ma solo in sé, nel suo concetto (non posto). I momenti del suo diventare sono l’essere non più puro, ma esistere ed esistente; il niente non più puro, ma un esistente, il negativo del qualcosa — un Altro. Un diventare diventato concreto, i cui momenti sono pure qualcosa, o esistenti. Il concreto è però ancora in sé. Il negativo del negativo è solo il cominciamento del subbietto, non ancora essere per sé, e concetto.
quadro vi: il finito
Qualcosa e altro.
Determinazione, creazione, limite.
Finito.
A)
QUALCOSA E ALTRO
Nella estrinseca riflessione. Ambi qualcosa; ambi altro: lo stesso — indifferenti. Posto per sé, l’altro, non l’altro di qualcosa, ma di sé, l’astratto altro in se stesso, la fisica natura. Poiché lo spirito è il vero qualcosa, e la materia è quello che è solo in rispetto allo spirito; la sua qualità è di essere l’Altro in se stesso. Tessente fuori di sé (nelle determinazioni di spazio, tempo, materia). L’altro di se stesso è così l’altro dell’altro, il disuguale in sé, il negante sé, il mutantesi. Ma quello in cui si muta, è l’altro, che non ha altra determinazione che di essere altro: perciò in questo altro esso concorda solo con sé; posto come in sé riflesso col toglimento dell’altro: con sé identico qualcosa.
La loro verità è il loro rapporto. L’esistere come chiudente in sé il non-essere, è determinato, annullato essere, e perciò altro; ma perché si ritiene nel suo annullamento, è