Pagina:De Sanctis, Francesco – La poesia cavalleresca e scritti vari, 1954 – BEIC 1801106.djvu/358

Da Wikisource.

recensioni e frammenti 353

liano», «la lingua»; ivi, al r. 22 le parole «come per Dante» sono un’aggiunta posteriore.

P. 8i r. ii: «vi leggerò», «vi indicherò»; ivi r. 28: «rappresenta», «fa uscire».

P. 82 r. 5: «d’accordo con», «soverchiato da»; ivi rr.27-28: «della natura», «di Dio».

P. 83 r. i8: «s’eleva», «s’innalza».

P. 87 r. 5: «l’epopea», «il poema epico».

P. 88 r. i9: «piú abile», «piú fortunato»; ivi u. r.: «cominciata», «nata».

P. 89 r. 6: «con quattro fratelli», «con cinque fratelli»; ivi r. 30, dopo «Boiardo», ci sono, cancellate, le parole «sull’ultimo del poema».

P. 90 r. i0: «rimarrebbe», «sarebbero».

P. 92 dopo il r. 6 ci sono cancellate le parole «Non canta la guerra fra’ saracini e’ cristiani, ma tutta la vita cavalleresca che si sviluppa in quella e per quella»; ivi r. 19: fra le parole «riprodur questo» c’è un «magnificamente», cancellato; ivi r. 22: «l’invenzione», «l’immaginazione»; ivi r. 32: «Certe minute», «Le minute».

P. 93 u. r.: «l’osservazione»; «l’immaginazione».

P. 94 r. 3: «compiuta», «completa»; ivi, su un lato della pagina di Ms, in corrispondenza delle parole «comunicazione elettrica fra il vedente e il veduto» (r. 7), fra parentesi sta scritta la parola «diafanitá».

P. 95 rr. i0-ii: «non cerca mai l’effetto, è assente da ogni ostentazione», «non sembra cercar mai l’effetto, è scevro d’ogni ostentazione».

P. 97 r. 32: «trattando», «parlando».

P. 98 rr. 7-8: «Vincenzo Monti, animo vulgare, il cui rimbombo di frasi», «Vincenzo Monti, animo di fango, incapace, plebeo, vulgare, che si serve d’un gran rimbombo di frasi»; ivi rr. 8-9, le parole «cuore» e «carattere» erano precedute dall’aggettivo «suo», poi cancellato; ivi rr. 29 e 30, le parole «monotona» e «solo» sono aggiunte posteriori.

P. 99 r. 3: «Il tono», «Il tono preferibile»; ivi r. 4: «lo spedito», «il dégagé»; ivi r. 6: «giungere», «passare».

P. i00 r. 9: «all’adottato tono», «al suo tono».

P. i03 rr. 2i-22: «d’inconcreto che rimaneva. È la Discordia

realizzata negli uomini», «d’astratto che rimaneva».

F. de Sanctis, La poesia cavalleresca. 23