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Lezione I

LA VASTA UNITÁ DELLA DIVINA COMMEDIA


La Divina Commedia è la piú vasta unitá che niente umana abbia concetta, universo poetico con leggi ed ordini suoi proprii, tal che un chiarissimo filosofo tedesco faceva voti perché fosse istituita un’apposita cattedra intorno alla scienza dell’universo dantesco. Della cui grandezza segno mirabile è questo, che l’intelligenza umana è giá parecchi secoli che vi si travaglia intorno, né ancora lo possiede tutto: il cosmos dantesco non è finora rappresentato che per obliquo; noi ne vediamo questo o quel lato, l’intero ci sfugge.

In un qualsiasi lavoro geniale è sempre da distinguere la materia, parte sensibile che sta sulla superficie e che si può attingere con la nuda osservazione, e la forma che compone e vivifica, parte interiore, indocile alla riflessione ed all’analisi ed aperta solo al genio e al gusto: in questo, e non giá nella materia, è il sostanziale di un’opera d’arte. Ma sulla materia si gitta dapprima la critica avidamente e, tagliando e distinguendo col coltello anatomico, in luogo d’un corpo vivo, ti pone innanzi membra sparse ed inanimi. Il che è intervenuto della Divina Commedia: teologia, filosofia, morale, politica, storia, mitologia, questa immensa enciclopedia del medio evo se la son divisa gl’interpreti, ed affezionandosi ciascuno alla sua parte ha finito per iscambiarla col tutto. Il che non dico io giá per biasimo, ché i loro lavori corrispondono al cam-