Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. I, 1952 – BEIC 1803461.djvu/225

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versioni e comenti di liriche tedesche 2i9

valli», quel sedersi sulla «sponda del rio» o su di «erto pendio». I quali particolari traggono la situazione dal vago del concetto e del sentimento, e le dánno una compiuta determinazione; i due amici non sono due astrazioni, ma due persone, due caratteri poetici. La loro amicizia non è modificata da interessi, da usi sociali, a cui volgono le spalle: nature romantiche, amanti della solitudine e della natura, dolcemente malinconici; l’uno è giovane ancora, l’altro si sente ringiovanire in lui. La sera, in sul tramonto del sole, uscire di cittá, spogliarsi di tutta la prosa, di tutta quella vita artificiale, che ivi si mena, inebbriarsi, pe’ liberi campi, di odori, d’aria, di luce, allargare la vista in vasti spazi e sentirsi ingrandir con lo spazio, e tener sotto di sé tutte le piccole passioni, tutte le miserie della vita umana, e sublimarsi, nella regione dorata de’ sogni, fantasticare, nutrirsi d’illusioni e di speranze, e trovare un’eco in un’anima che ti comprende e fa suoi i tuoi affetti, in un’anima ancor giovanile, aperta a tutte le impressioni, in cui si riflettono, si ringiovaniscono, si raddolciscono i tuoi sentimenti, tali erano le pure gioie dell’amicizia per Federico Stolberg. Ed ora ritorna la sera, piú bella ancora; Federico si avvia pel consueto sentiero; la natura cheta e silenziosa diffonde nelle anime una dolce pace; ma invano si rivolge a lei Federico: il suo giovane amico lo abbandona, ed egli esprime in teneri lamenti il suo cordoglio.

Abbiamo, adunque, una situazione perfettamente determinata, e condizioni schiettamente poetiche. Lo stile non è meno felice. Vi è dell’idillico e dell’elegiaco. Senti qualche cosa di pastorale, di campestre, accompagnato col sentimento di un bene perduto, che si riaffaccia nella memoria vivo ancora, e non puoi allontanarlo da te. Conversi, ancora, con le valli, co’ monti, co’ fiori, con l’amico; e quantunque tutto ciò non sia piú che rimembranza, pure ne è cosí fresca la perdita, che il buon Federico si abbandona all’onda de’ suoi pensieri e ne parla immemore come di cosa presente, in fino a che si riscuote di un tratto e contempla con angoscia il suo nuovo stato, a cui non sa ancora affarsi. Quindi, per entro all’elegia penetra