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versi, perché non vi era nessuna frase. Questa povera giovine è un’algebra vivente, arida come una pomice; ad una bella descrizione, ad un racconto pietoso de’ nostri scrittori tu ti scaldi, ti commovi, la ti fa gli occhioni, non ti comprende. Qual sia il lavoro a cui ponga mano, lettera, dialogo, descrizione, racconto, gira e gira, va a dar di naso nella dissertazione. Ti deve rappresentare una persona addolorata? La ti dimostra che il dolore è giusto o ingiusto. Dee scrivere una lettera di ringraziamento? È una tesi sul debito della gratitudine. — Carina, fammi una lettera a tuo padre per augurargli il buon capo d’anno. — Ed ella giá volge in mente tre o quattro sentenze sull’amor filiale. Ha il cuore nel cervello; i suoi sentimenti, le sue immagini sono in lei niente di vivo ed operoso, ma morte astrazioni; dipingimi un uomo irato, ed ella ti dice che cosa è l’ira e quali sono i suoi caratteri. La sua mente è un vasto repertorio di definizioni, divisioni e suddivisioni, generi e specie; sembra un miracolo agli sciocchi; per gl’intendenti è una mente guasta, a cui non solo manca il senso del bello, ma del vero. E l’ha guasta la scuola. In luogo di abbandonarsi al suo senso immediato, alla sua impressione diretta, le hanno fatto prendere il mal vezzo di analizzare, smembrare tutto ciò che vede o legge, e tutto ridurre a definizioni, a principii morali, a frasi; metodo artificiale, che incadaverisce la natura e la scinde in frammenti anatomici. I suoi pensieri, quando non sono luoghi comuni, sono sottigliezze, poiché, in cambio di porsi in diretta comunicazione con gli oggetti, se ne sta a distanza, come fossero peste, e non pensa a quelli, ma alle sentenze ed a’ concetti che se ne potrebbero cavare. Leggete quei due versi dell’Ariosto a chi che vi vogliate, e tosto alla sua mente si presenterá cosí vivamente in quella pietosa attitudine Medoro, che ne sará commosso. Costei vi andava pescando le frasi e la moralitá!

Pietro Thouar è tra quelli che meglio hanno studiata e compresa questa quistione. Leggete le sue Letture di famiglia, e non potete tenervi dal dire: — Ecco un uomo onesto; ecco un uomo che ha cuore — . Con che amore lavora in prò della gioventú, e con che intelligenza! Egli ha compreso che non bisogna andare