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settembrini e i suoi critici 279

tante ci sará tale monografia o studio o saggio, che dica l’ultima parola e sciolga tutte le quistioni.

Il lavoro di oggi non è la storia, ma è la monografia: ciò che i francesi chiamano uno studio.

Gl’impazienti ci regalano ancora delle sintesi e de’ sistemi: sono stanche ripetizioni, che non hanno più eco. La vita non è più lá. Ciò che oggi può essere utile, sono lavori serii e terminativi sulle singole parti, e se la nuova generazione vuole dubitare e verificare, ottimamente! si mette sulla buona via; ripigli tutto lo scibile parte a parte e riempia le lacune, che ce n’è moltissime, ed apparecchi una condegna materia di storia.

Vedete quanta è la nostra povertá.

Una storia della letteratura presuppone una filosofia dell’arte, generalmente ammessa, una storia esatta della vita nazionale, pensieri, opinioni, passioni, costumi, caratteri, tendenze; una storia della lingua e delle forme; una storia della critica, e lavori parziali sulle diverse epoche e su’ diversi scrittori.

E che ci è di tutto questo? Nulla, o, se v’è alcuna cosa importante, è per nostra vergogna lavoro straniero.

Noi abbiamo una filosofia dell’arte tutta d’accatto o senz’applicazione, e le cose sono a tale, che non sappiamo ancora cosa è la letteratura e cosa è la forma, come appare dal libro del Settembrini. Su nessuna arte è stato scritto niente di serio, non sulla pittura, non sulla musica, e neppure sulla poesia. Abbiamo vuote generalitá, niente che sia frutto di alta speculazione filosofica o di serie investigazioni storiche.

Una storia nazionale, che comprenda tutta la vita italiana nelle sue varie manifestazioni, è ancora un desiderio. Quello che abbiamo rimane a infinita distanza da questo ideale.

Chi pensi gl’importanti lavori fatti da parecchie nazioni sulle lingue e i dialetti, maraviglierá come in Italia, dove questi studii ebbero origine, stiamo ancora disputando se la lingua dee prendersi da’ vivi o da’ morti, e quale sia una forma di scrivere italiana; e niente ancora abbiamo che rassomigli ad una storia della nostra lingua e de’ dialetti, dove siano rappresentate le varie forme, che la lingua e il periodo ha prese nelle diverse epoche.