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Conferenze.
I
Le conferenze sono il portato della democrazia. Per esse la scienza esce dalle anticamere dove è mantenuta e protetta, e giunge nel popolo, a cui serve direttamente e da cui vien pagata. Quando diventerá comune convincimento che sia obbrobrioso accettar servigi senza remunerazione e che, d’altra parte, l’onesto guadagno come remunerazione del lavoro sia cosa che onori e sollevi l’uomo al piú alto grado di dignitá, allora queste conferenze popolari pagate verranno presso di noi in onoranza, come sono giá presso i piú civili e culti popoli del mondo. Anche a Parigi si è creduto testé un gran trionfo del progresso il poter ottenere di conferire liberamente in adunanze popolari su’ problemi della scienza. In Italia, sventuratamente, il sistema delle conferenze non è attecchito finora per le costumanze arcadiche ed accademiche che abbiamo. Qui tutto viene ordinato a spettacolo : gli oratori parlano per fare effetto e per farsi applaudire; gli uditori intervengono per applaudire e proteggere, a seconda delle loro simpatie, atteggiandosi ognuno di essi alla Leone X. Qui ogni atto della vita pubblica ha due lati, uno apparente ed un altro nascosto; vi è la scena e la controscena, perché le tradizioni della tirannide secolare ci hanno abituati