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le «contemplazioni» di victor hugo 39

distrutte le forme che erano il suo corpo, voi rimanete nel regno delle astrazioni, fuori dell’arte. Che cosa mettete voi in luogo di quello che avete distrutto? La poesia non è il vostro «Jéhovah», essere solitario al di sopra della creazione; la poesia è la creazione.

Alcuno potrebbe rispondere: — Non importa! perita la forma, rimane il sentimento. L’idea nella sua semplice astrattezza può ben far battere il vostro cuore. L’arte in Victor Hugo è musica piú che poesia — .

Si è molto abusato di questa teoria. Spieghiamoci bene. Il suono musicale può generare in voi un senso indefinito di dolore, di malinconia, di gioia, ma non vi porge alcuna idea; se voi vi attaccate una idea, gli è che avete innanzi il libretto, la parola. La poesia non è solo un accordo di suoni melodiosi; la parola prima di essere suono è idea. Potete voi amare una idea senza vederla, senza darle una faccia? Spiritualizzate quanto volete la forma: riducetemela, se vi piace, a pura luce; ma se mi togliete la luce, è impossibile il paradiso dantesco, il piú musicale di tutt’i mondi poetici. Certo, ci sono momenti storici, nei quali l’idea e l’immagine isterilite non sono piú il sostanziale, e servono volontarie alla musica; nei quali lavorano non per sé, ma per il sentimento; e quando svegliano un insolito moto nel cuore, scompariscono e vanno a trasformarsi ed a compiersi in puri suoni musicali. La forma può essere subordinata al sentimento, ma ci dee essere. Dite a Psiche: — Tu amerai, ma tu non vedrai il tuo amante — ; ed ella se ne figurerá uno con la fantasia.

La domanda dunque ritorna tutta intera: non basta l’amore, vi dee esser pure Cupido; non basta il sentimento, vi dee esser pure il fantasma. Victor Hugo ha volte le spalle al vecchio mondo, e, se talora guarda indietro, lo fa per gittargli in viso l’ironia e il sarcasmo: che cosa ci ha egli sostituito? qual è il suo mondo poetico?

Egli ha spogliato l’uomo delle sue forme e ne ha vestito la natura; l’uomo ringiovanisce negli uccelli, negli alberi, nelle pietre. Il contenuto stava chiuso in questa o quella forma; egli