Pagina:De Sanctis, Francesco – Saggi critici, Vol. III, 1974 – BEIC 1804859.djvu/56

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50 saggi critici


                                         Però vi fía per costor dimostrato
Un santo padre a cui l’angiol predisse
Che il suo buon servo sarebbe dannato;
Onde per questo a si ben far si misse,
Che meritò gli fosse rivelato
Essere salvo e che il ben far seguisse:
E però in silenzio state attenti,
E siate sempre di ben far contenti.
                         
                                                   
                         

La Madre

                         
                                                   
                                    Deh! perché stai, figliuol, cosí pensoso,
E tanto fuor dell’uso ti sgomenti?
Etti per caso alcun fatto cruccioso,
Oppure hai altro che non ti contenti?
Mancati nulla? Non tener nascoso,
Ma dimmi presto se non ben ti senti,
E non istar piú fermo in tanto tedio,
Ma se c’è male alcun, che sia rimedio.
                         
                                                   
                         

Il Figliuolo

                         
                                                   
                                    Se io ti pajo fuor d’uso turbato,
O dolce madre mia, non è cagione
Mal ch’io mi senta, né perch’io sia stato
Da altri offeso; ma l’affezione
Ch’io ti porto e ho sempre portato
Fa combatter col senso la ragione,
E perché ragion vince e il senso è vinto
Si mostra il viso di dolor dipinto.
     L’anima drento gode ed è contenta,
Dappoi che di ragion usa al governo
Il fragil senso di fuori ispaventa
Amando il ben caduco e non l’eterno,
Lusingandomi assai ch’io gli consenta;
E io che ben li suo’ inganni discerno,
Per la grazia di Dio non gli consento,
E se io lo fo mai, assai mi pento.
     E perché intenda meglio il mio parlare,
Per mia salute io ho fatto concetto