Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
[La canzone di Ciullo e l’epoca letteraria della quale è documento — Elaborazione anteriore del volgare — Il volgare e la cultura in Sicilia — L’eco delle Crociate nelle canzoni siciliane — Motivi e forme popolari — Rinaldo d’Aquino, Odo delle Colonne e altri — L’esotismo e l’artificiositá nella cultura e poesia siciliane — Precoce «seicentismo» — Ruggieri Pugliese, Guido delle Colonne e Iacopo da Lentino — Perfezionamento della sintassi e della musicalitá — L’ Intelligenzia e il sonetto dello «sparviere» — Caduta degli Svevi e fine della cultura siciliana.]
Il piú antico documento della nostra letteratura è comunemente creduto la cantilena o canzone di Ciullo (diminutivo di Vincenzo) di Alcamo, e una canzone di Folcacchiero da Siena.
Quale delle due canzoni sia anteriore, è cosa puerile disputare, essendo esse non principio ma parte di tutta un’epoca letteraria, cominciata assai prima e giunta al suo splendore sotto Federico secondo, da cui prese il nome.
Federico secondo, imperatore d’ Alemagna e re di Sicilia, chiamato da Dante «cherico grande», cioè uomo dottissimo, fu, come leggesi nel Novellino, nobilissimo signore, nella cui corte a Palermo venia «la gente che avea bontade, sonatori, trovatori e belli favellatori». E perciò i rimatori di quel tempo, ancorché parecchi sieno di altra parte d’ Italia, furono detti «siciliani».
Che cosa è la cantilena di Ciullo?
È una tenzone, o dialogo, tra Amante e Madonna: Amante che chiede, e Madonna che nega e nega, e in ultimo concede : tema frequentissimo nelle canzoni popolari di tutti i tempi e
i — F. de Sanctis, Storia della letteratura italiana - 1.