Pagina:De Sanctis, Francesco – Storia della letteratura italiana, Vol. I, 1962 – BEIC 1807078.djvu/68

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rozzezza. E non corre agli ornamenti come mezzo rettorico e a fine di ornare e di lisciare, ma per rendere palpabile ed evidente il suo concetto.

Ma Dante vince in gran parte la difficoltá appunto per questo : che quel mondo è vita della sua vita e anima della sua anima. Esso opera non pure sulla sua mente, ma su tutto il suo essere. Questa sua fede assoluta in quel mondo non è però sufficiente a farne un poeta. La fede è la base, il sottinteso, la condizione preliminare e necessaria della poesia, ma non è la poesia. Il poeta dee essere un credente, ma non ogni credente è poeta; può essere un santo, un apostolo, un filosofo. Dante non fu il santo né il filosofo del suo mondo : fu il poeta. La fede svegliò le mirabili facoltá poetiche che avea sortito da natura.

Dante ha in supremo grado la principale facoltá di un poeta, la fantasia, che non si vuol confondere con l’ immaginazione, facoltá molto inferiore. L’ immaginazione ti dá l’ornato e il colore, liscia la superficie : il suo maggiore sforzo è di offrirti un simulacro di vita nell’allegoria e nella personificazione. La fantasia è facoltá creatrice, intuitiva e spontanea : è la vera musa, il «deus in no bis», che possiede il segreto della vita, e te la coglie a volo anche nelle sue piú fuggevoli apparizioni, e te ne dá l’ impressione e il sentimento. L’ immaginazione è plastica : ti dá il disegno, ti dá la faccia : «pulchra species, sed cerebrum non habet» : l’ immagine è il fine ultimo in cui si adagia. La fantasia lavora al di dentro, e non ti coglie il di fuori se non come espressione e parola della vita interiore. L’ immaginazione è analisi; e piú si sforza di ornare, di disegnare, di colorire, piú le fugge il sostanziale, quel tutto insieme in cui è la vita. La fantasia è sintesi : mira all’essenziale, e di un tratto solo ti suscita le impressioni e i sentimenti di persona viva e te ne porge l’ immagine. La creatura dell’ immaginazione è l’ immagine finita in se stessa e opaca; la creatura della fantasia è il fantasma, figura abbozzata e trasparente, che si compie nel tuo spirito. L’ immaginazione ha molto del meccanico; è comune alla poesia e alla prosa, a’ sommi e a’ mediocri :