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xiv - la «maccaronea» 47


Fracasso, che ricorda Morgante da cui discende, e Cingar, che ricorda Margutte. Dicono che sotto questi nomi si celino gl’irrequieti studenti di Bologna, capitanati da quel Francesco mantovano, che sarebbe Baldo. Fatto è che, date e ricevute molte busse. Baldo è messo in prigione. Cingar, vestito da frate, lo libera. Eccoli tutti per terra e per mare cavalieri erranti, e compiono audaci imprese. Baldo distrugge corsari, estermina le fate, ritrova Guido suo padre fatto romito, che gli predice grandi destini; va in Africa, scopre le foci del Nilo, scende nell’ inferno. Giunto co’ suoi in quella parte dell’ inferno dove ha sede la menzogna e la ciarlataneria e dove stanno i negromanti, gli astrologi e i poeti. Merlino trova colá il suo posto e pianta i suoi personaggi e finisce il racconto.

Abbandonarsi alla sua sbrigliata immaginazione e accumulare avventure è a prima vista lo scopo di Merlino, come di tutt’i romanzieri di quel tempo. Anzi di avventure ce n’ è troppe, e fra tanti intrighi l’autore pare talora intricato e stanco. Ti senti sbalzato altrove, prima che abbi potuto ben digerire il cibo messoti innanzi. Molte avventure sono reminiscenze classiche e cavalleresche, ma rifatte e trasformate in modo originale; e il tutt’insieme è originalissimo. Cominciamo con Carlomagno e i paladini, ma dopo alcuni libri o canti ci troviamo in Cipada, con l’immaginazione errante fra Mantova, Venezia, Bologna, e con innanzi l’Italia con la sua scorza da medio evo penetrata da uno spirito cínico e dissolvente. Le forme sono epiche, ma caricate in modo che si scopre l’ironia. La caricatura non è un semplice sfogo d’immaginazione comica e buffonesca, come le avventure non sono un semplice stimolo di curiositá: ci è una intenzione che penetra in quei fatti e in quelle forme e se li assoggetta, ci è la parodia.

Baldo è l’ultimo di quella serie di cavalieri erranti, che comincia con Aiace, Achille, Teseo, continua con Bruto, Pompeo e gli altri eroi celebrati da Livio e Sallustio, e va a finire in Orlando e Rinaldo, da cui discende Baldo. La sua missione è di purgare la terra da’ mostri, dagli assassini e dalle streghe. La cavalleria è l’istrumento divino contro Lucifero. Baldo vince