Pagina:Degli antichi edifizi profani di Ravenna.djvu/48

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parti il Lino di Faenza era una volta assa celebre, e che Ravenna anche a' suoi tempi era i nomina pel provento de' Lini.

CAPO V.

Delle Zecche.


N

ON meno delle Fabbriche & Armi, e de' Linifici erano al Principato necessarie le Zecche, e queste pure furono ne' tempi antichi in Ravenna. Siami lecito di quì parlare delle medesime, quantuque di tal argomento sia stato anni sono anche da erudito nostro Concittadino della Dissertazione de Nummis Ravennatibus e nella sua Appendice lodevolmente favellato. Egli non giudicheà che io manchi punto alla stima, che ho per Lui col qui ingegnarmi d'aggiungere qualche notizia a quelle, che Ei ci ha date, e coll'esaminare alcune cose, che in proposito di questa materia si sono dette. Comincerò da' tempi meno lontani, giacché più sicuri argomenti delle Zecche Ravennati in essi troviamo, e andrò così ascendendo a' tempi più alti, ne' quali non abbiamo indizi altrettanto certi e incontrastabili, che Monete in questa Città si coniassero: e crederò di parlar dell Zecche, qualora delle Monete, che qui in vari tempi si trovan battute io parli. Furono certamente Zecche in Ravenna ne' tempi antichi, e Zecche ancora, nelle quali coniavansi Monete d'Oro, dl che quand'altro argomento non avessimo, basterebbe per assicurarcene una Pergamena scritta verso la metà del Secolo XI. da me letta nell'Archivio Arcivescovile Caps. L. n. 5056., e prima comunicatami dal P. Eustacchio Sirena Vicario del Sant'Uffizio