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e per uomini destinati alle parti occidentali di Europa. Ma se il traffico abbia a sostenersi coll’oriente, ciò che oggi torna a grandissimo momento per l’Europa tutta, allora possiamo noi dimostrare che la opportunità maggiore è di passare sull’Adriatico da Trieste o Venezia ad Ancona e guindi per terra sino a Civitavecchia da dove dirigersi fino alla punta della Sicilia onde girar quindi per Malta fino ad Alessandria1.

Ecco pertanto quali sarebbero i vantaggiosi resultati che si avrebbero dalla strada ferrata dell’Adriatico al Mediterraneo.

1. Le nazioni nordiche e le loro merci destinate a passare nell’Asia o nell’Africa, o ad essere consumate nel mezzogiorno d’Italia, scenderanno in Ancona e da qui per la via ferrata al Mediterraneo, percorrendo lo Stato Pontificio.

2. I due porti dello Stato diverranno quindi emporii del commercio di esportazione, d’importazione di consumo e di transito delle merci e prodotti del Belgio, della Francia settentrionale, Alemagna, Austria, gran parte dell’Ungheria e Polonia: ed ove la strada ferrata scendesse (come è assai probabile) dalla Svizzera a Milano e da Milano venisse sino ad Ancona condotta, quella valigia lascierebbe la via di Trieste e si volgerebbe ad Ancona, perchè questa città tanto disterebbe da Milano quanto dista da Milano Trieste.

3. Le provincie settentrionali dello Stato poste a

  1. Pontani pag. 24.