Pagina:Deledda - Amori moderni - Colomba, Roma, Voghera, 1907.djvu/39

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amori moderni 33


tava sempre di aspetto, facendo la graziosa come l’ultima delle civette, cambiando voce, passo, sguardo, sorriso; ma anche volendolo non avrebbe potuto fare altrimenti.

Dopo aver guardato attraverso i vetri, improvvisamente aprì le imposte e stette nel vano della porta, guardando lontano. La notte era limpida, tiepida: dietro il muro del giardino un chiarore d’oro annunziava il sorgere della luna.

Marina continuò a leggere: una giovane domestica, pettinata signorilmente e