Pagina:Deledda - Canne al vento, Milano, 1913.djvu/178

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darlo alla mola, immergendolo entro un vaglio nell’acqua d’un paiuolo: le pietruzze rimanevano tutte in un angolo, ed ella dava un balzo al vaglio per cacciarle via tutte assieme. Era molto polveroso e pietroso, il grano; era l’ultimo del sacco che loro rimaneva.

Ma ciò che impressionò Efix fu di vedere donna Noemi col fazzoletto bianco di donna Ruth sul capo, in segno di lutto.

Era invecchiata, bianca in viso come il lenzuolo rattoppato che ella rattoppava ancora.

Egli sedette sulla panca, davanti a loro. Sembravano tutti e tre tranquilli come se nulla fosse accaduto.

— Se ne va o no? — domandò Noemi.

— Se ne andrà.

Ella lo guardò fisso: lo vide così grigio e scarno che ne ebbe pietà e non parlò più.

E per otto giorni vissero tutti e tre nella speranza angosciosa che Giacinto tornasse e rimediasse al mal fatto, che Giacinto se ne andasse e non si facesse rivedere mai più!