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Pagina:Deledda - Cattive compagnie, Milano, Treves, 1921.djvu/171

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Cattive compagnie 161


Usciti di chiesa, si fermarono un momento nella piazza. Il lastrico ancora bagnato scintillava al sole, e lo zampillo della fontana si slanciava in alto, verso il cielo azzurro, con un impeto di gioia. Le nuvole scendevano verso oriente; tutta la via Nazionale brillava sotto il sole al declino, e nell’aria errava un profumo di crisantemi.

I nostri viaggiatori si fermarono ad ammirare la fontana: e gli occhi di Elia si accesero, mentre l’uomo degli anelli spiegava il significato delle Najadi della fontana, e il vecchio Andria diceva:

— A mio giudizio, questa fontana costa ventimila lire. Quelle donne, però, potevano esser vestite almeno con la camicia!

*

L’uomo degli anelli propose di prendere una carrozza e di fare un rapido giro per la città. Prima, però, volle condurre al caffè i suoi nuovi amici, e regalò a Pasqua un pacchettino di caramelle. Tutte queste gentilezze finirono col conquistare l’animo dei giovani sposi.

Mentre attraversavano via Nazionale e il Corso, e si dirigevano al Pincio, il giovane