Pagina:Deledda - Cenere, Milano, 1929.djvu/314

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il mio silenzio per un segno di attesa umiliante. Addio dunque e per sempre.

«M.»


«PS. Desidero riavere le mie lettere: — io ti restituirò le tue.»



«Nuoro, 20 settembre.


     «Caro padrino,

«Volevo io stesso venire da Lei per dichiararle a voce quanto sto per scriverle, ma in questo momento ricevo da Fonni la notizia che mia madre trovasi là gravemente malata e sono costretto a partire immediatamente. Ecco dunque quanto volevo dirle.

«Sua figlia mi avverte che ritira la promessa di matrimonio, stretta fra noi con consentimento Suo. Margherita Le spiegherà meglio, se già non lo ha fatto, il perchè di questa sua decisione, da me pienamente accettata. I nostri caratteri sono troppo diversi perchè noi possiamo andare d’accordo; per fortuna nostra, ed anche delle persone che ci amano, abbiamo fatto in tempo questa triste scoperta, che se ci rende infelici adesso, impedisce però un errore che poteva causare la disgrazia di tutta la nostra vita.

«Sua figlia sarà certamente fortunata quanto