Pagina:Deledda - Cenere, Milano, 1929.djvu/49

Da Wikisource.

— 43 —


— Ma che cosa vuoi?

Quello era suo padre? Anania lo guardò timidamente, pronunziando con vocina sottile le parole suggeritegli da sua madre: — Io sono il figlio di Olì Derios.

I due uomini che giravano il torchio si fermarono di botto, e uno di essi gridò: — Tuo figliooo!

L’uomo alto gettò per terra la pala, si curvò su Anania, lo fissò, lo scosse, gli chiese: — Chi.... chi ti ha mandato? Cosa vuoi? Dove è tua madre?

— È fuori.... adesso verrà....

Il mugnaio corse fuori, seguito dal ragazzetto col berretto rosso; ma Olì era scomparsa, e nulla più si seppe di lei.



Avvertita del caso accorse zia Tatàna, la moglie del mugnaio, una donna non più giovane, ma ancora bella, grassa e bianca, coi dolci occhi castanei circondati di piccole rughe, e un po’ di baffi biondi sul labbro rialzato. Ella era tranquilla, quasi lieta; appena entrò nel molino prese Anania per gli omeri, si chinò, lo esaminò attentamente.

— Non piangere, poverino, — gli disse con dolcezza. — Or ora ella verrà. E voi zitti! — impose agli uomini e al ragazzetto che si im-